Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: CORSIVI
NOTIZIE CORSIVI

Queste pazze pazze piazze

cerco guai

Qualche giorno dopo l?offerta di un probabile futuro assessorato, e qualche giorno prima di rimettere mano fattivamente all?idea di un gruppo di operatori che faccia impresa e promozione indipendentemente e nonostante i giochi politici, eccomi a proporvi delle pillolette di riflessioni, o meglio, di dubbi che la seconda quindicina del nuovo anno mi ha voluto regalare.

Il tema ? il fervore urbanistico di questo inizio 2009, con le piazze che si rifanno il trucco, speriamo senza trucchi.

Pater familias:

Di sicuro la prima cosa che viene in mente, vedendo tanti cantieri (Gonfaloniera in via di ultimazione, Piazza Fracassini, Piazza Montemarte, Piazza degli Aceri) tutti in contemporanea, ? se davvero siano queste le priorit? di un Comune che, nonostante la pagella che Mocio si ? fatto, sta sull?orlo del tracollo economico-finanziario.

Ma io sono digiunissimo di politica e pare che differenti interventi facciano capo a capitoli di spesa diversi e inconciliabili, quindi forse le piazze sono l?unica cosa che si doveva e poteva fare in questo momento, in barba ai selci sempre pi? sconnessi dal roteare incessante della macchinetta spazzatrice, ai fili elettrici che attraversano le vie anche di fronte al Duomo (a cui si sono aggiunti i fili di ferro delle luci di Natale che pare resteranno anche quando l?addobbo non c??), agli spazi verdi spesso latitanti o male organizzati, al variopinto campionario di arredi urbani e a tutto quello che volete voi.

Sicuramente ci sono soldi stanziati per una cosa che non possono essere dirottati verso altri settori, un po? come quando un assessore piangeva perch? non si potevano mettere i condizionatori negli ospizi e un altro inaugurava la stele al centro della rotatoria di Via Costanzi.

L?unica spiegazione sarebbe, quindi, che nemmeno in tempo di crisi gli amministratori sono liberi di agire col senno del buon padre di famiglia, che prima compra il pane ai figli e poi, magari, pensa al televisore piatto di ultima generazione.

Senn?, di grazia, come mai, dopo anni di promesse sull?apertura di un nido a Ciconia, si starebbe togliendo addirittura un pezzo del giardino della materna per far parcheggiare le macchine sfrattate dall?arrivo di una nuova zampillante fontana?

 

Urbanistica dentro e fuori dal centro:

? innegabile che le opere urbanistiche contribuiscano al benessere generale di una comunit?.

Ma ? altrettanto innegabile che non possono dei piccoli interventi a francobollo recuperare situazioni poco chiare di gestione degli spazi del centro storico e di piano regolatore schizofrenico a Ciconia.

Se sulla rupe non si ? ancora capito se il corso, su cui le piazzette si affacciano, debba essere per i pedoni fessi o per gli automobilisti furbi, a Ciconia non possono non colpire un assetto viario tremendo, non guidato da nessun piano regolatore degno di tale nome, n? una incongruenza totale tra la fontana di Piazza degli Aceri e la lottizzazione del Fanello, in cui, non solo la fontana, ma nemmeno l?acqua corrente si ? ben capito se ci arriver? mai.

Ma questi sono i misteri dei mestieri. Perch? ci sono mestieri che contano e mestieri no. L?edilizia, a Orvieto, conta, altre professioni, forse, meno.

Opere del regime:

Si sa che le grandi opere hanno da sempre contraddistinto i grandi periodi storici e i grandi capi illuminati: quando a Orvieto parecchi morivano di fame ? stato fatto il Duomo, poco dopo il Pozzo di San Patrizio, ad uso e consumo del Papa, fu scavato a suon di nuove tasse alla cittadinanza orvietana, mentre in pieno periodo fascista furono fatte la caserma e le scuole.

Ora, se ? vero che il Duomo e il Pozzo di San Patrizio sono diventati i simboli della citt? e che le scuole, seppur rabberciate, le usiamo ancora adesso, le piazzette e le fontanelle di questi giorni, reggeranno il confronto con tali illustri predecessori o faranno invece la fine della Piave, di cui ancora non sappiamo cosa fare? Chi pu? dirlo?

Tempi e modi:

Mi si obietter? subito che, per il centro storico, ci dovrebbe essere una cascata di gettoni d?oro da parte della regione, col famoso PUC2, che riguarda solo opere di urbanizzazione e non altri interventi come quelli nel sociale.

Mi si conceder?, per?, di ri-obiettare che:

1)      non si sa se il progetto di Orvieto verr? mai finanziato;

2)      in seguito alle proroghe concesse non si sa perch? (o per chi), l?esito della gara per il Piano Urbano Complesso dei centri storici, previsto per fine novembre, non ? ancora disponibile, e quindi i lavori non sono ancora cantierabili, fatte salve specifiche eccezioni di interventi non finanziati interamente dal PUC2;

3)      per quanto si sia cercato di stiracchiare il perimetro di questo benedetto bando, per inglobare anche una vasta area di Orvieto Scalo, Ciconia, che vanta l?intervento pi? consistente tra le varie piazze e piazzette in cantiere, non rientra affatto all?interno dell?area del PUC2.

Quindi, PUC o non PUC, questi benedetti soldi devono arrivare (quasi?) tutti da un?altra parte.

Come mai proprio adesso, con tante incertezze sui finanziamenti, si sia deciso di iniziare i lavori? Mistero della fede: saranno le belle giornate? saranno i flussi turistici (anche per Ciconia?) in bassa stagione? saranno i tagli di nastri e le neo-guareschiane porchette inaugurali (previste per aprile) giuste giuste per iniziare o finire qualche incerta campagna elettorale?

PS: influenze permettendo, questa settimana dovrebbe vedermi fuori sede, ma sono sicuro che saprete aspettare sette o otto giorni per le eventuali risposte ai vostri altrettanto eventuali commenti

Pubblicato il: 23/01/2009

Torna ai corsivi...