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Com?? dolce, come ? slow la citt? detta Orvie...toh

cerco guai

Che strano titolo in questo luned? invernale non proprio tiepido.

L?ispirazione, ovviamente, ? partenopea, e si rif? al celeberrimo ?Comm?? doce, comm?? bella,
?a citt? ?e Pullecenella?.

Che c?entra Pulcinella con Orvieto? Ci metter? un po? ma prover? a spiegarvelo.

Proprio tre anni fa, in questi giorni, mi trovavo poco pi? a sud di Napoli, a Paestum, ospite di amici. In visita a Pontecagnano, un luned? mattina, entrai in una macelleria per prendere un po? di carne per il pranzo di mio figlio (ne avevo solo uno, allora). Mancavano pochi minuti a mezzogiorno.

Appena entrato nell?immenso negozio, mi sorprese di vedere il chilometrico bancone completamente vuoto, con solo tre confezioni di uova in un angolo.

Ero gi? stato a fare la spesa a Capaccio nei giorni precedenti, dove avevo appreso la nomenclatura vaccina, perci? mi rivolsi al vecchio macellaio con una certa propriet? di linguaggio: ?Buongiorno, scusate, tenente filetto, cima di filetto o filettino??

E lui, con una invidiabile flemma e un sorrisetto accomodante mi rispose, non senza essersi concesso una piccola pausa per prendere il fiato che gli bastasse ad arrivare alla fine della frase: ?Teniamo tutto, sia filetto, sia cima di filetto, sia filettino?.

?Bene! -esclamai io- mi dia due etti di cima di filetto?.

Non mi ero reso conto, per?, di aver interrotto la sua frase, che lui, senza scomporsi, si apprestava a concludere: ?Se volete il filetto dovete venire il mercoled? mattina presto. Ma voi siete nuovo qui a Pontecagnano? Se preferite la cima di filetto venite il gioved?, ma se vi serve per questo gioved? ? meglio se domani me lo avvisate, cos? prendo nota. Ma forse siete solo in villeggiatura? Se invece vi serve il filettino, me lo dovete ordinare almeno una settimana prima, dato che lo teniamo un venerd? s? e uno no e questo venerd? ? quello no. Tenete casa o siete in albergo??

In preda ad un misto di collera e disperazione, tagliai corto: ?Siamo ospiti a casa di amici e vorrei far mangiare mio figlio prima dell?una. Pu? darmi nulla di tenero entro il prossimo quarto d?ora??, e ci accordammo per una fettina di prima scelta, che cesell? a mano su di un immenso ceppo di legno, dopo esser andato a prendere il pezzo di carne nella cella frigo, che, dal tempo impiegato, dovrebbe essere stata grande almeno quanto la ex Piave.

Mentre il vecchietto stava ultimando il complesso lavoro di incartatura della fettina, senza mai perdere il sorrisetto immobile tipico dei pastori del presepio napoletano, entr? una signora, che il tipo salut? cos?: ?Buongiorno! Passata una buona domenica? Sempre la prima cliente del luned?, ma oggi il signore vi ha fatto prima. Voi lo conoscete? Sta qui in villeggiatura. Peccato che non si pu? scendere a mare con questo freddo?.

Nel frattempo, noncurante della banconota che avevo messo sul bancone e della mia volont? di ricevere il resto per porre fine alla tragicomica esperienza, il macellaio aveva preso da un mobiletto un bel vassoio bianco e ci aveva adagiato il pezzo di carne da cui aveva tagliato la mia fettina, disponendolo poi in bella vista al centro del bancone deserto, che di l? in poi, cliente dopo cliente, avrebbe assunto l?aspetto di un affollato bazar, ma non prima di mercoled? o gioved?.

Fu allora, in quella macelleria di Pontecagnano, che compresi l?essenza delle vere citt? slow, dove la lentezza ? un?arte e non una finzione terapeutica per gente schizzata che si ostina a vivere a ritmi a cui non riuscir? mai ad adattarsi.

E forse non ? un caso che l?interesse per le citt? slow abbia avuto il suo culmine ad Orvieto proprio parallelamente ai contatti con la Campania per i traffici di rifiuti. Come dite? Non ? affatto da citt? slow ripianare i buchi di bilancio riempiendo con rifiuti di ogni dove i calanchi classificati come ?discarica di prossimit???!?

Beh, non sapete quanto vi sbagliate.

I rifiuti, infatti, arrivano da soli e non si esauriranno mai; questo consente un LENTO e dolce ignorare alternative a questa risorsa di denaro per le casse comunali.

Inoltre, proprio mentre la stampa esalta il tribunale di Orvieto per la rapidit? dei processi e delle sentenze, i reati legati all?immondizia, toh!, prendono la via LENTA e, slow slow, si apprestano a cadere in prescrizione, per assenza, diciamo, di rapidit?.

Non sar? dolce, ma di sicuro per qualcuno ? molto bella questa Orvieto, in cui Pulcinella, intimamente slow, comincia a sentirsi a casa.

Poveri fessi, voi che ancora correte!

Fermatevi, prendete un tamburello o un putip? e cantate con me: ?Chi ha avuto, ha avuto, ha avuto, chi ha dato, ha dato, ha dato, scurd?mmoce ?o ppassato, simm ?e Napule, pais??!!!

PS: in perfetto stile napoletano, vogliate gradire un terno in tema:

8, la lentezza; 40, l?immondizia; 71 ? perch? qualche 71 si trova dappertutto!

Pubblicato il: 19/01/2009

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