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NOTIZIE CORSIVI

Per un'Umbria policentrica

Giuseppe Ricci

di Giuseppe Ricci
segretario Ds dell'Orvietano

Le recenti nomine ASL hanno rappresentato la causa scatenante di un dibattito gi? in essere in potenza e che in questi giorni si sta rivelando in tutte le sue angolature.
E' evidente la necessit? di una riflessione che individui i punti di difficolt? del rapporto politico istituzionale fra i territori che compongono gli ambiti provinciali e regionale.
Ritengo per? che si debba tenere ben fermi gli obbiettivi veri della nostra iniziativa e cogliere questa occasione per fare un passo avanti.

Il centro sinistra in Umbria e ad Orvieto ha lavorato e lavora per un'idea della Regione unita dalla valorizzazione delle diversit? espresse dai territori che la compongono e per questo noi DS dell'Orvietano abbiamo scommesso su un percorso di integrazione forte con gli altri territori della provincia di Terni (ambiti ottimali per la gestione dei servizi a rete come l'idrico, i rifiuti, l'energia, ecc.) con quello del Trasimeno (sono significative le esperienze del VATO, del GAL, della Banca Trasimeno - Orvietano) e su quell'idea di Regione che l'attuale Presidente ha espresso nell'ultima campagna elettorale per le elezioni regionali.
Un percorso che non deve essere messo in discussione e che anzi deve trovare occasione di rilancio attraverso l'introduzione di elementi di chiarezza e di maggiore efficacia ed attraverso l'affermazione di pari dignit? fra i territori.

Ma per costruire concretamente quest'idea dell'Umbria occorre che la classe dirigente del centro - sinistra dimostri realmente di sapersi misurare con una realt? composita e complessa, dimostri di saper ascoltare le istanze e le esigenze che provengono da tutti i territori, dimostri si saper cogliere tutti gli elementi fondamentali per la costruzione di un'Umbria realmente policentrica evitando scorciatoie che propongono, a problemi complessi, soluzioni tagliate con l'accetta.
Questa ? la questione oggi aperta dai numerosi interventi susseguitesi dopo le nomine ASL.
Un dibattito positivo e salutare che presenta per? anche dei rischi e dei passi indietro.

Un primo elemento negativo ? quello di un'opposizione che fa il suo mestiere e lo fa male.
L'occasione per mettere il dito nella piaga ? ghiotta e finanche comprensibile ma perch? non cogliere l'opportunit? di attivare un confronto a livelli pi? alti fra tutte le forze politiche ed istituzionali su come questa citt? e questo territorio sta dentro quest'idea dell'Umbria e su quale contributo d? alla sua costruzione?

Un secondo elemento negativo riguarda chi, come la Bellillo, si ostina, a fronte di una discussione in evoluzione, a proporre da un anno e mezzo gli stessi argomenti stantii ancorando, ad Orvieto, un partito, pur nato da una grande assunzione di responsabilit? nazionale nel momento della caduta del governo Prodi, al vuoto assoluto.
La speranza ? che i dirigenti orvietani e/o i militanti e gli elettori del Partito dei Comunisti Italiani prendano decisamente le distanze da chi li sta sterilmente guidando verso il burrone.

Infine, e trovo che questo sia il rischio pi? serio, avverto il pericolo di una spinta autoespulsiva dal processo di costruzione della nuova integrazione regionale umbra.
La tentazione ad indugiare verso soluzioni che prevedano reali variabili nella collocazione del nostro territorio (ad esempio nel Viterbese) come fa il mio caro amico Franco Barbabella sarebbe un errore.
Ragioniamo piuttosto, come ha sempre fatto, del resto, Barbabella, su come rilanciare e valorizzare ulteriormente la nostra posizione di confine come elemento di ricchezza.

Credo, infine, che per evitare queste spinte alla disgregazione, non certo esclusive della realt? orvietana, occorra rilanciare l'idea che part? da Orvieto, con il Prof. Bracalente alla guida della Regione di una aggregazione e valorizzazione dell'integrazione fra le Regioni del Centro - Italia come credo che sia necessario per tutti i dirigenti del nostro partito e del centro sinistra Umbro ripartire dalle parole d'ordine della campagna elettorale delle elezioni regionali (fare squadra - Umbria policentrica - riconoscimento della pari dignit? fra i territori) comprendendone meglio il significato vero e praticando realmente una politica che le traduca in fatti.

Nei prossimi giorni i DS e le altre forze politiche del centro - sinistra inizieranno a ragionare sui programmi e sugli uomini da candidare alla guida della Provincia di Terni, del Comune di Orvieto e degli altri Comuni del nostro comprensorio: soprattutto su questi elementi misureremo la nostra capacit? di costruire un progetto credibile di governo per l'Orvietano, per la Provincia di Terni e per l'Umbria.

Pubblicato il: 10/09/2003

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