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Idee e proposte per la prossima edizione jazz

Carlo Perali, presidente Assocommercio

Umbria Jazz Winter ? una manifestazione di successo legata ormai all?immagine di Orvieto e le aziende vinicole locali fanno un errore a non sostenere questo strumento di comunicazione, al quale peraltro va riconosciuto il merito di un ottima direzione artistica, ma i produttori sbagliano almeno al pari degli stilisti che non aiutano ?la Scala? e contro i quali i milanesi rivolgono le stesse rimostranze. Allora c?? da credere che il problema non consista in una gretta forma di risparmio ma piuttosto nella mancanza di un ritorno da parte degli sponsor o quanto meno che l?impegno non risulta proporzionato al risultato, ma se la mancata partecipazione derivasse da una scarsa visibilit? nel resto del paese, allora bisognerebbe potenziare la manifestazione per imporsi all?attenzione di un pubblico pi? vasto, vale a dire meno sponsorizzazione estemporanee, buone a gonfiare solo sporadiche rassegne stampe e pi? partnership perch?, se ? vero che le aziende vinicole potrebbero dare molto al jazz, in termini economici e di organizzazione, ? altrettanto vero che il jazz non pu? restare confinato nella musica di nicchia.

In fondo questo fenomeno musicale quando si diffuse dall?America all?Europa, cambi? l?arte e la cultura e prima ancora di divenire  la musica oggi universalmente conosciuta, il jazz era ascoltato per la sua trasversalit? che poi ha caratterizzato molte discipline, ben oltre la musica e appunto su quella trasversalit? bisognerebbe lavorare.

Intanto si potrebbe riproporre una documentazione di quel periodo storico, con mostre fotografiche, filmati d?epoca, oggettistica, manifesti, libri, ma anche attraverso mostre importanti sul nostro futurismo iniziando magari da Balla o Marinetti e trasformando la citt? in un centro di cultura contemporanea; chiss? che ne pensa in proposito la Fondazione, sempre pi? strutturata per ospitare mostre ??

Altrimenti si potrebbe sviluppare la manifestazione per approdare ad un ultimo dell?anno sulle reti nazionali, magari allargando l?edizione musicale ad un concorso  nazionale a premi in modo che non trovi finanziamenti solamente tra gli sponsor, ma anche da diritti televisivi o dall?incasso dei biglietti.

Pertanto sarebbe utile rafforzare il rapporto tra manifestazioni e sponsor in una condivisione di valori che vede insieme al jazz il nostro prodotto tipico del vino e l?immagine di Orvieto.

Un?altra idea potrebbe venire da un canale satellitare umbro per promuovere insieme al turismo gli eventi di maggior successo, magari finanziato da una serie di soggetti in cui figuri in primis la regione Umbria poi le sue province infine in comuni poi le banche, le aziende, le camere di commercio e un pool di fondazione; un canale cos? fatto potrebbe divulgare un patrimonio di inestimabile valore e accompagnare la crescita di manifestazioni che altrimenti stentano a sopravvivere in una logica d?identit? e valorizzazione del nostro territorio.

Il mondo ? pieno di esempi in cui realt? imprenditoriali accostano il loro nome a mostre, concerti, o al mondo della lirica; certo ci sono differenze, ma ad esempio, negli Stati Uniti essere a sostegno di una rappresentazione artistica, per una societ? americana ? motivo di vanto e significa condividere il prestigio con le istituzioni.

A tal proposito anche noi avevamo dato il nostro contributo presentando uno spettacolo di sicuro effetto che avrebbe contribuito a caratterizzare la manifestazione a livello nazionale, ma l?intuito degli assessori ci ha impedito la sua attuazione.

Una risposta che non ci scoraggia, ma ci induce invece a rinnovare la richiesta nel 2010, ma questa volta con le firme di tutta la citt?.

Ora a conclusione della XVI rassegna sarebbe auspicabile un bilancio per capire meglio se esistono le premesse per affrontare quel salto di qualit? tanto auspicato, oppure si debba rinunciare a questo appuntamento con il jazz in quanto troppo costoso per una piccola realt? come la nostra, tenendo anche conto delle difficolt? incontrate con gli sponsor.

La scelta, sar? soprattutto una presa di coscienza se abbiamo le risorse di un paese o le capacit? per ritornare ad essere citt?, anche perch?, per avere una manifestazione nazionale bisognerebbe avere almeno ambizioni cittadine e ancora prima un progetto globale da applicare alla citt? e non invece una citt? costretta a vivere  nell?improvvisazione: ma smettiamola con il dire che qualcuno rema contro.

Pubblicato il: 06/01/2009

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