Caro 2009

Caro 2009,

ti scrivo per avvisarti che, sebbene tu non sia ancora nato, ti attendono grandi responsabilit?.

Tutti si aspettano un qualche cambiamento, tutti vorrebbero, se non uscire dalla crisi, almeno tirare fuori la testa dalla cacca, e mi sa tanto che se lo aspettano da te.

Non ti invidio, caro anno nuovo, specie considerando che parti svantaggiato rispetto all?agonizzante 2008: avrai infatti un giorno di tempo in meno!

Tra le cose che dovrai fare, molte, moltissime, riguarderanno la politica, sia globale che locale.

E mi sa tanto che farai indigestione di primarie.

Io, al contrario di quasi tutti gli altri, non me ne intendo di politica, ma guardando il modello statunitense, ho capito che le primarie sono quelle mezze elezioni a cui bisogna partecipare per rendere pubblica la propria appartenenza ad un certo schieramento, in barba alla segretezza del voto.

Ci si va perch? due o pi? membri dello stesso partito vogliono essere candidati alle elezioni vere e proprie. Nella campagna per le primarie, questi signori se le dicono di santa ragione, vomitandosi addosso dai ceci di Natale agli scheletri nell?armadio. Poi, se quello che vince le primarie vince anche le elezioni, richiama il suo nemico-collega-compagno-di-partito per farlo essere il suo vice, dichiarando alla nazione intera la sua spassionata fiducia e la sua indiscutibile stima verso le doti e le capacita di quella persona che fino a qualche settimana prima aveva descritto alla stregua di un pezzo di merda.

Eh no, caro 2009, non ci capisco un accidenti di politica.

Pensa che mi si confondono le idee in continuazione, con gruppi misti, partiti che si dividono e si riuniscono che manco nelle coreografie delle quadriglie da film, carte che si mescolano?

Pensa, fino a qualche anno fa i diessini si dividevano in ?cimicchiani? e ?stelliani?, l?un contro l?altro armati, e Mocio stava in un altro partito. Ora che Mocio sta nel partito della Stella ma non di Cimicchi, i due nemici di un tempo si sono uniti per combattere il nuovo giovane mezzo compagno di partito, rimproverandogli di rappresentare il ?vecchio sistema?.

E Mocio, pure lui che ? cos? affabile e bonario, giusto per non essere da meno, dice peste e corna delle strana coppia, e descrive i due come i redivivi di un modo di fare politica che non c?? pi? e da cui prende le distanze, dimenticando forse di essere stato per un paio di lustri il vice di quel sindaco che ora biasima tanto.

Per?, in fondo, caro 2009, i problemi veri sono forse altri, e poco contano la colonizzazione di Civita, la complanare ad uso e consumo della discarica e le lottizzazioni tanto inutili quanto compiacenti. Tu sei il 2009 del mondo intero, e questo fatto ci spinge a farci capire che c?? tanto altro mondo oltre Orvieto. Basta andarsene, salendo sul primo treno, se si ferma alla nostra stazione, senn? bisogna prendere la macchina propria, imboccando il Casello Sud, in assenza di alternative.

Vedi, caro 2009, tu hai molti guai ma anche una grossa fortuna: passerai in un anno e, tra dodici mesi, saremo pronti a prendercela col tuo fratellino minore.

Tra qualche altro anno, poi, ti guarderemo addirittura con nostalgia.

Quindi non farti prendere dall?ansia da prestazione e scorri, giorno dopo giorno, illudendoci che, anche tu, che tra un anno sarai vecchio, sei il nuovo di cui abbiamo bisogno e che ?avanza?.

Ma chiss? se quell??avanza? vuol dire ?procede? oppure ?basta, grazie, siamo gi? sazi, datelo pure al gatto??

Sono misteri che ci aiuterai a risolvere tu. Forse.

Buon anno anche a te, caro 2009, ne hai bisogno quanto noi.