Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: CORSIVI
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Lettera all?A.D. di Ferrovie dello Stato Ing. Mauro Moretti. ?Ingegner Moretti allunghi il naso al Pinocchio che Le ho regalato

Giuliano Santelli

Caro Ingegnere,

nel corso della trasmissione Exit andata in onda mercoled? 19 novembre su ?La 7?, ho avuto l?opportunit? di rappresentarLe alcune questioni riguardanti la vita dei pendolari.

 

Sorprendentemente con meno fastidio  del solito Ella ci ha prestato un po? di attenzione, evitando tuttavia le principali domande che Le abbiamo posto: ?Con l?Alta Velocit? Roma- Milano dal prossimo 13 dicembre peggioreranno le condizioni di noi pendolari? I treni dei pendolari continueranno a percorrere la linea direttissima o saranno dirottati sulla vecchia linea lenta? Per favorire l?Alta Velocit? aumenteranno i tempi di percorrenza dei nostri treni??

 

Lei ci ha rassicurato. Ha affermato che i treni dei pendolari non avrebbero sofferto alcuna penalizzazione a seguito dell?avvio dell?Alta Velocit?.

 

Alla fine della trasmissione Le ho regalato un Pinocchio con un doppio naso: uno gi? fissato al suo posto, l?altro pezzo di naso in mano al burattino da attaccare in caso di bugie.

 

Lo scorso marted? i pendolari di Orvieto ? tanto per fare un esempio -  hanno avuto un incontro con un responsabile di Trenitalia per visionare i nuovi orari ferroviari in vigore dal prossimo dicembre. Abbiamo cos? scoperto che, contrariamente ad oggi, la quasi totalit? degli Intercity percorrer? la linea lenta fino ad Orte in direzione Roma e dopo Orte in direzione Firenze e che, conseguentemente, aumenteranno i tempi di percorrenza. Ci ? stato poi comunicato che con l?abbonamento Intercity non potremo pi? prendere i treni Regionali, pur se di fascia inferiore, a meno di non pagare un?integrazione: un altro aumento surrettizio.

 

Lo stesso giorno ?Il Sole 24 Ore? riportava un articolo sugli effetti penalizzanti per il traffico pendolare che saranno prodotti dall?introduzione dell?Alta Velocit?: sar? un Paese a due velocit?.

 

Caro Ingegner Moretti, nel corso della trasmissione Exit Lei ci ha rappresentato una situazione diversa dalla realt?: tutto ci? che noi temevamo, infatti, si ? verificato e ci? che ? peggio ? che tutto avvenga senza che la politica Le chieda spiegazioni. Che tristezza! Siamo all?abdicazione della politica, anzi alla resa incondizionata. Nessuno che Le dica ?guarda caro Moretti che l?azionista unico di F.S. ? lo Stato, sono le tasse dei cittadini?. Nessuno che Le ricordi il concetto di servizio pubblico, il diritto alla mobilit?.

 

Lei ormai gestisce le Ferrovie come ?cosa Sua?, come se fosse l?A.D. di una grande impresa privata che rischia capitali propri. Lei non perde occasione per far cassa con una serie di aumenti surrettizi (abbonamenti a 30 giorni trasformati a mese solare, Intercity trasformati in Plus con prenotazione obbligatoria) e di batter cassa chiedendo ulteriori soldi pubblici.

 

Lei potr? continuare a permettersi questi atteggiamenti e a rappresentare una situazione diversa dalla realt? fin quando avr? la politica a sostenerLa; ma vedr?, non sar? per molto, nonostante le apparenze.

 

Mi era simpatico Ingegner Moretti, quando con me militava nella CGIL, Lei segretario nazionale della FILT, impegnato proprio a seguire le vicende delle Ferrovie. Poi, con gli anni, dalla CGIL ? entrato direttamente ai vertici delle Ferrovie: non male, soprattutto per lo stipendio, 10 forse 20 volte in pi? di quello di Epifani. Complimenti, una sorprendente carriera.

 

Su una cosa per? mi ha veramente deluso: poteva fare a meno di dirci che nulla sarebbe cambiato, avrebbe potuto sostenere le sue ragioni, dirci che penalizzare i pendolari ? il doveroso sacrificio sull?altare della modernizzazione del Paese, che l?aumento delle tariffe ? un necessario percorso per le povere casse di FS. Avrebbe potuto dirci tutto questo e altro ancora.

 

Peccato, ha perso un?occasione per far bella figura.

Pubblicato il: 27/11/2008

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