'Orvieto isolata? Colpa del centrosinistra'
Casa delle Libert
La Casa delle Libert? prende posizione sulla questione relativa alle nomine dei vertici della ASL di Terni e sulle conseguenti esternazioni degli esponenti politici locali del centro-sinistra.
In primo luogo occorre osservare come, anche da queste nomine, ma non solo, Orvieto ed il suo territorio abbiano subito un "confinamento" politico ed istituzionale: ? fuor di dubbio, infatti, che in questi ultimi trenta anni, e cio? dall'avvento del regionalismo, la sinistra orvietana non sia assolutamente riuscita a posizionare Orvieto in maniera paritetica rispetto alle altre realt? del'Umbria. Il fatto che il territorio orvietano sia oggettivamente marginale nei rapporti con i centri decisionali umbri, ha determinato quell'impoverimento sociale, economico, culturale e demografico che ? sotto gli occhi di tutti. Siamo giunti al punto che ormai la politica del virtuale, quella cio? che ha sostanziato ed esclusivamente caratterizzato il centro-sinistra orvietano, si ?, da un lato, mostrata in tutto il suo splendore, e, dall'altro, ha ostruito ogni possibile strada in direzione della crescita organica del territorio.
Sarebbero numerose e facilmente argomentabili le motivazioni che hanno portato a scoperchiare la pentola in merito alla questione ASL, a quella del Servizio Idrico ed a quella dei Rifiuti, tutte quante gestite nel corso di questi anni in maniera fallimentare dal punto di vista politico.
La Casa delle Libert? ritiene, al di l? delle nomine o al di l? del quantitativo di rifiuti da buttare in discarica, che la sudditanza di Orvieto rispetto alle altre realt? regionali, ? da inquadrarsi, solo ed esclusivamente, nell'incapacit? politica e progettuale del centro-sinistra orvietano, il quale ha fatto declassare pesantemente la nostra realt? in ogni settore strategico.
Ma allora, se vi sono, e vi sono certamente, delle gravissime responsabilit? da parte di un'area politica che si struttura principalmente sul vecchio moloch marxista, vi sono, e vi sono certamente, anche delle responsabilit? politiche personali. E si perch? quanto a cariche elettive e di salotto, Orvieto non ? seconda a nessuno! Consiglieri regionali, Presidenti dell' ANCI, Presidenti dell' ARUSIA, Presidenti dell'ATO, Vice Presidenti del VATO: questi signori non hanno pi? il diritto di gridare alle lottizzazioni, fatte peraltro dai loro compagni di partito, e poi avallare scelte che portano quel poco che resta della realt? viva di Orvieto sempre pi? verso un punto di non ritorno.
Sono questi i motivi che portano la Casa delle Libert? ad affermare che le questioni in merito alle nomine ASL risultano molto pi? complesse di quanto il centro-sinistra locale vorrebbe far credere.
Da ultimo, la Casa delle Libert? afferma che, come ha sempre fatto, non si tirer? assolutamente indietro da un confronto serio e costruttivo che possa ridare dignit? e prospettive ad un territorio: la cosa grave ? che quando si deve ragionare per il bene generale e non per vantaggi personali, se suoni il campanello del centro -sinistra, non ti apre nessuno.
In primo luogo occorre osservare come, anche da queste nomine, ma non solo, Orvieto ed il suo territorio abbiano subito un "confinamento" politico ed istituzionale: ? fuor di dubbio, infatti, che in questi ultimi trenta anni, e cio? dall'avvento del regionalismo, la sinistra orvietana non sia assolutamente riuscita a posizionare Orvieto in maniera paritetica rispetto alle altre realt? del'Umbria. Il fatto che il territorio orvietano sia oggettivamente marginale nei rapporti con i centri decisionali umbri, ha determinato quell'impoverimento sociale, economico, culturale e demografico che ? sotto gli occhi di tutti. Siamo giunti al punto che ormai la politica del virtuale, quella cio? che ha sostanziato ed esclusivamente caratterizzato il centro-sinistra orvietano, si ?, da un lato, mostrata in tutto il suo splendore, e, dall'altro, ha ostruito ogni possibile strada in direzione della crescita organica del territorio.
Sarebbero numerose e facilmente argomentabili le motivazioni che hanno portato a scoperchiare la pentola in merito alla questione ASL, a quella del Servizio Idrico ed a quella dei Rifiuti, tutte quante gestite nel corso di questi anni in maniera fallimentare dal punto di vista politico.
La Casa delle Libert? ritiene, al di l? delle nomine o al di l? del quantitativo di rifiuti da buttare in discarica, che la sudditanza di Orvieto rispetto alle altre realt? regionali, ? da inquadrarsi, solo ed esclusivamente, nell'incapacit? politica e progettuale del centro-sinistra orvietano, il quale ha fatto declassare pesantemente la nostra realt? in ogni settore strategico.
Ma allora, se vi sono, e vi sono certamente, delle gravissime responsabilit? da parte di un'area politica che si struttura principalmente sul vecchio moloch marxista, vi sono, e vi sono certamente, anche delle responsabilit? politiche personali. E si perch? quanto a cariche elettive e di salotto, Orvieto non ? seconda a nessuno! Consiglieri regionali, Presidenti dell' ANCI, Presidenti dell' ARUSIA, Presidenti dell'ATO, Vice Presidenti del VATO: questi signori non hanno pi? il diritto di gridare alle lottizzazioni, fatte peraltro dai loro compagni di partito, e poi avallare scelte che portano quel poco che resta della realt? viva di Orvieto sempre pi? verso un punto di non ritorno.
Sono questi i motivi che portano la Casa delle Libert? ad affermare che le questioni in merito alle nomine ASL risultano molto pi? complesse di quanto il centro-sinistra locale vorrebbe far credere.
Da ultimo, la Casa delle Libert? afferma che, come ha sempre fatto, non si tirer? assolutamente indietro da un confronto serio e costruttivo che possa ridare dignit? e prospettive ad un territorio: la cosa grave ? che quando si deve ragionare per il bene generale e non per vantaggi personali, se suoni il campanello del centro -sinistra, non ti apre nessuno.
Pubblicato il: 04/09/2003