PD. Spezzo una lancia a favore di Loriana Stella

 Se fossimo capaci di vivere seriamente una realt? democratica, in cui le persone perseguissero gli interessi personali con un occhio a quelli generali, tutta la classe dirigente, non solo quella politico amministrativa, che ha ?governato? Orvieto fino ad oggi, dovrebbe essere sonoramente sconfitta per farne subentrare un?altra, quella che oggi rappresenta l?opposizione.

Qualcuno ricorder? che, come semplice cittadino e per molti anni, mi sono ardentemente opposto alla tragedia cimicchiana, con il convincimento che ? stata consumata con l?appoggio trasversale di una vasta comunit?, comprendente anche la cultura della destra che non ha avuto alcun interesse a prendere il potere, nonostante le difficolt?.

Per la Regione, Cimicchi ? stato sconfitto dal suo elettorato originario ed ha lasciato i cascami del suo ?governo? al buon Stefano Mocio, suo complice per una decina di anni nella qualit? di vicesindaco.

I risultati sono sotto gli occhi di tutti e non saranno i proclami di ottimismo a far superare il grigiore, per non dire peggio, degli ultimi anni di governo.

Per quel poco che ho potuto capire, il nuovo partito democratico, al quale anche io ho dato una dubbiosa adesione, avrebbe dovuto blindare la nuova candidatura di Mocio non perch? ha governato bene, ma perch? avrebbe fatto solo una legislatura, per cui avrebbe ?diritto? a farne un?altra.

Cos? ? sempre accaduto e cos? sarebbe dovuto di nuovo accadere.

Non ? chiaro fino a che punto lo scenografo Trappolino avrebbe dovuto garantire tutti gli atti della nuova tragedia, senonch? sta entrando in scena un ostacolo ingombrante come il vicepresidente della Provincia Loriana Stella.

La Stella non rappresenta il nuovo ma non dimentichiamo mai che il nuovo, in una cultura diffusamente e prepotentemente familista come quella italiana, ? quasi impossibile e non riceverebbe consensi.

Proviamo ad immaginare qualcuno, bravo, serio, competente, senza bagaglio ideologico appresso, con una etica personale consolidata e forte, che si potesse presentare in primarie serie e garantiste, con un piano basato sull?assenza totale dei favori e che decidesse di bloccare tutta la nuova edilizia perch? speculativa e rovina per le persone oltre che per il territorio!!

Siamo proprio convinti che riceverebbe ampi consensi? Ho una lunga esperienza per immaginare che sarebbe esattamente il contrario.

Loriana Stella, invece, piuttosto giovane, donna, affabile, disponibile, non certo corrispondente all?ideale di sindaco che immagino io, ha avuto il coraggio di rompere un  tab?, ha deciso di fare il lupo in un branco di pecore: ? uno scompiglio!!

E? cos? male in questo mortorio asfissiante ricco soltanto di proclami e tante bugie?

Con la Stella ho avuto un rapporto amministrativo negli ultimi nove anni determinato dal mio incarico presso l?Oasi di Alviano.

Pu? sembrare strano, ma le pi? pesanti difficolt?, come sta accadendo in questi ultimi tempi, le ho trovate negli ?amici? del WWF, da me ribattezzati il ?fuoco amico?.

Ebbene, nel 2002, nel pieno di una di queste difficolt?, mi sono rivolto alla Stella chiedendo un aiuto dalla Provincia.

Chi mi conosce bene sa che agli uomini di potere sono tutt?altro che simpatico e quella poteva essere un?occasione per essere fatto fuori tramite i miei ?amici?, come va di moda ormai da molto tempo, forse da sempre.

La Stella si ? mossa immediatamente con disinteresse, coinvolgendo il Presidente Cavicchioli ed insieme mi hanno salvato,almeno in quella occasione.

Posso garantire che ? seria negli impegni che si prende e non d? le ?s?le? come diciamo noi orvietani.

Ha avuto il coraggio di dichiarare apertura anche nei confronti di Conticelli, fumo negli occhi di tutti i poteri consolidati, ma persona degnissima che avremmo dovuto inventare se non ci fosse stata.

Se riuscir? nell?impresa, sono certo che sar? capace di far lavorare le persone che potr? scegliere o comunque dovranno lavorare con lei.

Poi dipender? da tutti noi se dovesse ricadere negli errori cos? prepotentemente consumati in passato con il nostro diffuso consenso.