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Prevale la logica dei pi? forti

Segreteria Rifondazione comunista

La Segreteria del Circolo di Orvieto di Rifondazione Comunista, riunitasi il 1? settembre 2003, esprime un severo giudizio sulla vicenda delle nomine dei dirigenti della ASL, che non includono nessun rappresentante del territorio orvietano.

Secondo noi la salvaguardia della sanit? pubblica ? un interesse primario da sostenere ovunque.

Non vorremmo che, dopo la soppressione della ASL a favore di Terni, si passi ad una ulteriore dequalificazione della struttura ospedaliera presente.

Rifondazione Comunista ha sempre sostenuto una politica regionale e provinciale che tenesse conto di tutti i territori, ognuno dei quali deve veder salvaguardata la propria dignit? e la reale possibilit? di partecipare alle decisioni.

Purtroppo, in questo ultimo anno, abbiamo assistito al prevalere della logica dei pi? forti, che ha condizionato tutte le scelte a livello regionale e provinciale, marginalizzando il comprensorio orvietano.

Le questioni sul tappeto sarebbero molte: dall?idrico, ai rifiuti, ai trasporti, al turismo. All?attuazione pratica, le scelte hanno ignorato nei fatti le esigenze locali.

Tutto ci? scredita le istituzioni e ne provoca un pericoloso distacco dai cittadini.

Forse si conta troppo sulla incondizionata sottomissione ai livelli superiori dei partiti stessi.

Il nostro partito non intende sacrificare gli interessi del territorio che lo esprime, n? intende separare la propria attivit? dalle esigenze della popolazione locale: nessuno deve contare sull?accettazione scontata di decisioni politiche stabilite altrove, neanche se avallate da esponenti dello stesso partito. Si deve smettere di imporre soluzioni non condivise prima della loro attuazione o, peggio, imponendole come dato di fatto. Noi non abbiamo intenzione di svendere le nostre ragioni a nessuno.

Auspichiamo quindi che la difesa delle istanze territoriali coinvolga tutte le forze politiche di maggioranza e opposizione (senza strumentalizzazioni che porterebbero solo danno) e che spinga ad una riflessione la classe politica provinciale e regionale.

 

Pubblicato il: 05/09/2003

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