Cave, no al consigliere Nevi. E' assurdo di conciliare l?estrazione mineraria con la valorizzazione del turismo

Si parla spesso di come rilanciare il settore del turismo ma nessuno aveva mai pensato che la soluzione potesse  provenire  dall?apertura delle cave o quantomeno che gli agriturismi potessero convivere con l?attivit? estrattiva del basalto quasi che l?una fosse di supporto all?altra in un ambiente piacevole e del tutto naturale. 

Questo ? quanto sostiene, in una nota,  il consigliere Nevi nel tentativo assurdo di conciliare l?estrazione mineraria con la valorizzazione del turismo.

Forse Nevi non ? informato che il turismo ? l?impresa pi? importante  dell?Orvietano e l?altipiano dell?Alfina non pu? essere sacrificato alle orrende mutilazioni delle cave, mettendo a rischio le falde acquifere di tutto il  territorio e uno sviluppo, ormai alle porte, dato dall?aeroporto di Viterbo e  l?apertura del prossimo  casello Orvieto nord.  

Poi, riguardo alla dichiarazione fatte,  nella contrapposizione venutasi a creare con i sostenitori dell?ambiente, in cui afferma che ?non far? sconti a nessuno?, vorrei ricordare al vice presidente azzurro che la politica non ? l?arte dell?arroganza e Terni non ha niente a che vedere con una corte rinascimentale in grado di amministrare a  piacimento il proprio territorio.

Pertanto lo sviluppo dell?Alfina non potr? deciderlo il politico di turno, estraneo alle vicende del nostro territorio, ma chi meglio di lui conosce le tematiche del posto.

Aggiungo infine un consiglio alla carriera. Se vorr? provare a vincere   le prossime elezioni, nella regione definita ?il cuore verde dell?Italia?, non metta al primo posto del programma l?ampliamento delle cave,  ma il rispetto dell?ambiente.