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Tarquinia

Fausto Cerulli

TARQUINIA

Il mare adesso ? soltanto

Un ricordo che scompare

Senza lasciare ombre

Amare. Si sale sulla

Collina leggera,  verso

Le mura bianche come

Le anche di una fanciulla

Etrusca. I versi  sfibrati

Di Cardarelli mi stanno

Affacciati alla memoria

Mentre percorro la storia

Dei vicoli, delle torri

Mozzate, delle piazze

Improvvise. I vecchi

Che sanno troppo

Senza saperlo siedono

Al sole sulla panchina

Di pietra. Guardano

Verso il non visibile

Mare, vedono vele

Antiche gridare

Al vento la loro

Gioia rigonfia.

I colori che vedo

Ora, tra gli archi

Malati di tempo,

Stanno a tingere

Sempre e

Ancora per sempre

Le sacre tombe.

Sulla piazza sbilenca

Come nessuna al mondo

Una fontana dice

E non dice. Tace

Tarquinia di sera,

Come una primadonna

Stanca.

Pubblicato il: 19/10/2008

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