Chiamiamola notte
Fausto Cerulli
Chiamiamola notte.
La notte cammina con passi
Indecisi sui sassi segnati
Dal tempo; sorride beffarda
D?un occhio solo alla Torre
Del Moro, si stende con molle
Pigrizia verso i vicoli dai
Nomi antichi ed inutili
Come i sorrisi che abitano
La nostra memoria di
Forse vivi. Le ragazze
Giocano ad essere donne
Viziose, le loro gonne
Nascondono e mostrano
Preziose preghiere
Di natiche e fianchi.
Gi? stanchi, i ragazzi
Invecchiano presto
Di birra cattiva. Mi sembra
Che viva soltanto
La mia memoria, quella
Di quando non ero.
Pubblicato il: 03/10/2008