Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: CORSIVI
NOTIZIE CORSIVI

Bolsena

Fausto Cerulli

Bolsena.

 

Un giorno qualche dio dovr? rendermi conto

Della dolcezza delle tue torri monaldesche

E della violenza del lago, fascinoso e torvo

Anche quando finge di essere calmo.

Io conosco laghi buoni e cattivi, Bolsena

E? un lago cattivo, che rimescola cadaveri

Ed alghe, favole e leggende atroci. Io

Forse per questo mi allontano dalle rive

Lacustri e salgo ad altre rive, quelle scoscese

Dei tuoi vicoli che somigliano ai vicoli

Di Napoli, i panni stesi, le donne che ricamano

Parole e merletti sulle porte dei bassi, e

Il ricordo, solo ricordo sospeso in qualche

Attesa, delle acque dove si specchiano

Strane lune. Io forse per questo salgo come

In un molto laico pellegrinaggio dal lago

Alla collina, e trovo un vento diverso quando

Mi fermo sulla piazza del castello, il pi?

Allegro castello di questa terra lietamente

Bellicosa. Io di te amo le Chiese dove nessuno

Prega, e non sono di anima il prete boemo

Che am? per una messa la presuntuosa

Santa Cristina: io, sulla piazza del castello,

Posso appoggiare la mia nuca al freddo amabile

Delle pietre, posso ascoltare le mille voci

Che mi dicono di stare lontano dal lago

Come da un?amante infida e voluttuosa

Che mi potrebbe uccidere di voglia e memoria

Delle morti per acqua. Io forse per questo

Vivo la Bolsena che mi vive, e trascuro

Quella che si fa troppo vivere, abile puttana

Che mostra i capezzoli delle isole magiche,

E il profondo abisso dove stanno i morti

Come in un pube famelico. Ma torno sempre

A meditarmi di te e meritarmi, forse.

Pubblicato il: 14/09/2008

Torna ai corsivi...