Dick Cheney e il 'necroforo'

Quando, diversi anni fa, Dick Cheney venne per la prima volta a Orvieto, ero Consigliere comunale di minoranza.

Ritenevo e ritengo un fatto estremamente positivo per una Citt? d?arte come la nostra la visita di un vicepresidente Americano.

Mi venne pertanto spontanea un?interpellanza nel primo Consiglio comunale utile.

Non ricordo le precise parole, ma era piena di termini propositivi come accogliere, pubblicizzare, facilitare, propagandare, incrementare. Tutto collegato naturalmente all?eco mediatico che una presenza cos? altisonante avrebbe potuto acquisire, soprattutto in campo commerciale/turistico.

Terminato il mio breve intervento, l?amministratore comunale prima mi fiss? lungamente negli occhi senza parlare, in stile ?Profondo Rosso?. Lo sguardo era torvo come se fronteggiasse Belzeb? o Satanasso.

Poi sbott?, urlando in dialetto e gesticolando scompostamente che non avrebbe mosso un dito e che io ero ?un necroforo?.

Probabilmente nella fretta e nella sua rabbia obnubilante aveva mescolato me, Bush, Cheney, commercianti e albergatori di ?Pistrella?, soldati americani cattivi, ristoratori dello ?Scalo? e forse anche quel guerrafondaio di Emilio Fede.

L?intero Consiglio comunale rest? interdetto in silenzio 2/3 secondi, poi esplose in una fragorosa risata spontanea ?trasversale?.

Da diversi anni per fortuna quell?Amministratore Comunale non amministra pi? la nostra splendida Citt?. Non si arrabbia e ?vede rosso? se qualcuno vuole pubblicizzarla e creare pi? lavoro per tutti. Non prende a prestito indebitamente antichi mestieri artigiani come il necroforo di cui probabilmente non conosce neanche il significato.

Ne approfitto, con la caparbiet? di chi non cambia bandiera, per riproporre il concetto.

Se Orvieto piace cos? tanto a capi e vicecapi di stato esteri, proviamo a ?veicolare e moltiplicare? in qualsiasi modo e a qualsiasi livello il messaggio positivo sul nostro ?prodotto? culturale, storico, gastronomico, artigianale, etc.

Gli anni e alcuni amministratori passano, forse alcune occasioni ritornano.