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In lode Della Fina assessore, persona onesta e moralmente ineccepibile

Fausto Cerulli

Intervengo nella polemica tra Lucio Riccetti e Della Fina da una posizione scomoda, in quanto sono socio di Italia Nostra e nello stesso tempo discreto estimatore di Della Fina. A Lucio Riccetti mi permetto di far notare che sarebbe bene riunire i soci di Italia Nostra prima di assumere posizioni drastiche, che passano per posizioni dell?Associazione di cui ? presidente, mentre sono posizioni personalissime sue, che possono magari essere anche condivise, ma che sono formalmente soltanto sue e non possono dunque impegnare la sezione di Orvieto di Italia Nostra: anche perch? vorrei ricordare amichevolmente a Lucio come e qualmente Italia Nostra ad Orvieto fosse ormai diventato un cataplasma, risorto essenzialmente per l?apporto, numericamente e qualitativamente rilevante, dei membri del comitato sorto a Porano contro la costruzione della famosa autostrada ammazzapaesaggio voluta caparbiamente dal sindaco Brugnoli. Non si vuole con questo rinfacciare nulla, si vuole soltanto chiedere al presidente di una meritoria associazione di non farsene dittatore. Premesse queste futilit? che forse interessano a pochi, passo a parlare del merito della polemica. Italia Nostra ha avuto, negli ultimi mesi, molte occasioni per intervenire contro gli scempi urbanistici voluti dalla attuale Amministrazione comunale di Orvieto; basti citare le ignobili costruzioni che stanno deturpando i dintorni del santuario etrusco di Cannicella, e che il sottoscritto ha per primo denunciato dalle colonne di questo giornale on line; e in occasione di quella denuncia fui costretto a lamentare il silenzio di Italia Nostra, chiamandola Italia Loro. Ora Riccetti ritrova indignazione e battagliero spirito critico. Meglio tardi che mai. Ma credo che abbia sbagliato bersaglio: prendersela con Giuseppe Della Fina vuol dire evitare di prendersela con coloro che sono i veri responsabili dello scempio, e cio? gli addetti all?urbanistica.

Gli esperti del malgoverno dello spazio urbano e paraurbano. Al solito, si colpisce l?anello debole della catena, cos? la catena non si spezza, perch? l?anello debole si rimpiazza con aggiustamenti facili anche per un semplice meccanico della politica.  Della Fina, io l?ho scritto e lo ripeto, ha avuto il torto di prestare il proprio volto onesto, la propria assoluta rispettabilit? ad una Amministrazione non degna del suo appoggio e della sua involontaria copertura morale; ho scritto, e lo ripeto, che la presenza di Della Fina in Giunta ha consentito a Mocio e mociani di rifarsi la faccia, di mascherare con una vernice umanamente pulita una sostanziale mancanza di trasparenza umana, amministrativa, politica. Detto questo non vedo come si possa prendere a bersaglio Della Fina per le malefatte di una intera Amministrazione. Riccetti sa bene, come me, che Della Fina non ? un politicante corrotto o corruttibile. Riccetti sa che Della Fina, nella giungla della politicaccia orvietana, ? soltanto una decorosa apparizione, una garbata liana. Mi meraviglio che un esperto come Riccetti non possa capire che Della Fina, proprio per la sua specifica veste istituzionale, ha poco peso nelle orrende scelte urbanistiche; e Riccetti dovrebbe sapere anche che la res publica orvietana ? da anni in mano ad una consorteria cui Della Fina ? estraneo; anche se, e questa ? la colpa, se ? colpa di Della Fina: essersi reso ostaggio di questa consorteria, e di avergli fornito, non volendo, una apparenza di pulizia.

Non sto qui a fare il difensore di Della Fina, che sa rispondere da solo e sa difendersi se deve difendersi, cosa che non credo. E tantomeno voglio fare il difensore di una Amministrazione comunale alla quale non ho mai fatto mancare le mie critiche, anche asprissime. Intervengo soltanto perch? vorrei che Riccetti, invece di chiedere velatamente le dimissioni di Della Fina, chiedesse le dimissioni dei veri responsabili degli scempi urbanistici orvietani, che sono sempre gli stessi, da anni; e con i quali Della Fina non ha moralmente nulla a che spartire. Di una cosa sono certo e ci metto le mani sul fuoco: se Della Fina avesse veramente una qualche responsabilit?, avrebbe anche la sagacia sufficiente per capirlo; e per trarne da solo le conseguenze; si dimetterebbe non perch? glielo suggerisce Riccetti, ma perch? glielo comanderebbe la sua onest?. Una onest?, culturale e politica, che ? una delle poche realt? su cui sono pronto a giurare.

Propongo a Riccetti di fare una campagna demolitrice e vera contro il malgoverno che malgoverna questa citt?: ma indicando, con nome e cognome ed indirizzo, i responsabili veri. Quelli che non si dimetteranno mai perch? vivono solo per amministrare, non avendo altro mestiere o altra passione. Conosciamo tutti Giuseppe Della Fina; e sappiamo che non morirebbe di dolore se dovesse lasciare una poltrona di assessore; e non farebbe nulla per procurarsi un?altra giacchetta di potere. Della Fina ? persona che vive di cultura e per cultura. Una specie rara, ad Orvieto: e sono certo, amico Riccetti, che se faremo, come ti propongo una campagna vera di moralizzazione della nostra res publica, Della Fina starebbe dalla nostra parte. Vogliamo provarci, amico Lucio Riccetti? Io sono a disposizione, sono povero quasi di tutto ma non di coraggio civile.

Pubblicato il: 09/09/2008

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