Porano ha certe nebbie che non si inseguono
Fausto Cerulli
Porano ha certe nebbie che non si inseguono,
si ammucchiano quando dalla porticciola
si vede il duomo defilato come fosse una lama
di luce . Accanto alla quercia
grande si annidano persone come fossero
simboli. Mi faccio ancora vivo
del loro dirmi buongiorno, e se
sparlano poi di me , sento come
un soffio di vita sulla nuca
Il loro dirmi di me comunque.
Mi sento vivo dentro questi tramonti
di Porano. Lo so, alla porticciola
parlano di funghi, di morti troppo
presto, di morti che dovevano morire
prima. Io non mi faccio
giustizia . Io non peso il passato,
non misuro il presente. Mi avventuro
in un futuro che vola come volano
i rondoni sulla quercia della piazza
di Porano. Adesso impazza
memoria e nostalgia.
Che strana razza, noi
che siamo vivi comunque.
Pubblicato il: 24/08/2008