Tagliare i rami secchi per salvare la pianta.

Stando alle notizie di stampa, troppo spesso fantasiose e quindi prive di ogni fondamento, si starebbero raccogliendo firme per una mozione di sfiducia nei confronti del coordinatore locale di Forza Italia, professor Renato Gribaudo.

Il tutto sarebbe scaturito dalla fervida fantasia di alcuni iscritti a Forza Italia, che riterrebbero del tutto improducente, per non dire controproducente, la gestione Gribaudo. Il che non risponde assolutamente alla verit?. Sicuramente qualcosa non va in Forza Italia. E come potrebbe essere altrimenti? Quale formazione politica pu? sbandierare il contrario? Ma da qui a sfiduciare il coordinatore troppa strada ci corre. ? opportuno, a questo punto, ricordare che Gribaudo ha dato nuovo impulso al movimento dopo lungo letargo politico, quanto mai avvilente e mortificante. Ad Orvieto, Forza Italia, non aveva sede, non aveva bacheca ‘parlante’, non aveva contatti con esponenti di altre formazioni politiche sui problemi cittadini e frazionali, non aveva contatti con gli iscritti ed i simpatizzanti, non aveva che scarsi rapporti con i dirigenti provinciali e regionali, e si potrebbe andare avanti. Gribaudo, con l’aiuto dei suoi collaboratori, in meno di un anno ha colmato queste lacune, e, come ricompensa, si cerca di defenestrarlo. La cosa pi? assurda, in questa vicenda assurda, ? il fatto che a raccogliere le firme per mandarlo a casa sono, in buona parte, proprio coloro che ne avevano permesso la elezione a coordinatore. Bella dimostrazione di coerenza! E a che pro? Forse per riproporre quel clima di stasi letargica che ha caratterizzato la gestione ante Gribaudo?

Le chiacchiere, per ogni buon conto, non ci interessano. Noi intendiamo ‘camminare’, e per fare questo siamo pronti ad eliminare qualsiasi ostacolo si presenti lungo il percorso: consideriamo coloro che seminano zizzania come altrettanti rami secchi da tagliare, per salvare la pianta che ha radici solide.

Secondo un articolo di stampa, datato 6 dicembre u.s., tra i promotori della mozione di sfiducia ci sarebbero i due consiglieri di F.I. Agostino Turreni e Fausto Ermini. Il quale Ermini giustifica la sua azione col dire che il coordinatore non avrebbe ?una linea e strategia politica?, ma si dimentica che soltanto prima di un solo consiglio comunale , nel corso dell’anno, si ? presentato in sede, per studiare una linea di condotta comune nei confronti dei problemi all’ordine del giorno;ed ancora, della sua troppo spesso morbida, o addirittura mancante, opposizione nei confronti della maggioranza.

Bando alle chiacchiere: il centro sinistra ? in crisi e noi, invece di approfittare della contingente situazione favorevole, pensiamo solo a seminar zizzania. La cosa pi? grave ? che coloro che seminano questa zizzania sono persone a cui ? stata tesa la mano, ed ? stata addirittura data la possibilit? di candidarsi nelle lista dei Consigli di zona!

Sappia, questa sparuta minoranza, che accettiamo il confronto, la discussione, la critica costruttiva, me che, nel frattempo, rifiutiamo fermamente la denigrazione, arma ripugnante di chi non ha in mano ‘carte da giocare’. E proprio per questo siamo con Riccetti, perch? sappiamo che F.I. non ha mai caldeggiato i suoi ‘interessi personali’.

Riccetti, lo ripetiamo per l’ennesima volta ai finti sordi, ? un libero professionista che aveva gi? ottenuto degli incarchi dall’Opera del Duomo, presidente Tiberi, ed ancora aveva ricevuto un nuovo compito con la presidenza Mattioni: ne fanno fede le delibere, all’unanimit?, del Consiglio dell’Opera stessa. E mentre ? chiara la vicenda, ? oscuro il canale attraverso il quale il contratto tra l’ente ed il professionista sia arrivato nelle mani degli esponenti politici di centrosinistra. Paradossale, per concludere, il fatto che il contratto sia finito in mano di coloro che son maestri nel concedere consulenze plurimilionarie.

Avvicinandosi il Santo Natale, c?lgo l’occasione per inviare gli auguri a tutti gli iscritti e simpatizzante di Forza Italia, ai ‘dissidenti’ e, perch? no, a coloro che li manovrano nell’ombra.